Quello sguardo aveva trafitto il mio cuore! Lo ricordo ancora a distanza di anni. Quando ripenso a quel giorno mi sento codardo e vigliacco.
Come ho potuto resistere a quegli occhi colmi di amore e di benevolenza? Da tempo cercavo una risposta al mio desiderio di autenticità e mi chiedevo in che modo poter avere la vita eterna. Quel giorno Gesù aveva parlato al mio cuore, ma il mio io, grande, gigantesco, troppo sicuro su cosa fosse e cosa non fosse la vita eterna, non era stato capace di rispondere nulla. «Dammi tempo, maestro, per pensare e riflettere!», avrei voluto urlare, ma, mio malgrado, non riuscii a dire nemmeno una parola.
La sua domanda mi aveva toccato nella carne ed ebbi paura.