Gesù rimane ammirato dalle parole del centurione che si rivolge a lui per chiedergli la guarigione del suo servo. Egli si ritiene indegno di accogliere in casa il Signore, ma è sicuro che già solo la sua parola autorevole possa operare la guarigione del suo servo. Gesù si meraviglia della fede così grande di questo centurione, giungendo a dichiarare che alla mensa nel regno dei cieli siederanno i popoli che credono e si affidano alla sua parola.

In ogni celebrazione eucaristica ci accostiamo a ricevere, con fede, il corpo del Signore pronunciando le parole del centurione. Non siamo degni di riceverlo ma, nel suo amore, lui ci dona tutto sé stesso per guarirci e salvarci.