Ci rendiamo contemporanei di Gesù, sentendo nella scrittura il suo farsi uomo dei dolori, disprezzato e reietto dagli uomini, che prende su di sé le nostre sofferenze, l’iniquità di noi tutti. Ci accostiamo al trono della grazia del Figlio che imparò l’obbedienza da quello che patì e divenne causa di salvezza per quanti gli obbediscono.

Nella passione traspare la dignità di Gesù nel tradimento con la cattura, nella sosta da Anna e da Caifa. Poi Pietro nel cortile del sommo sacerdote rinnega Gesù per paura.

Sentiamo Caifa mandarlo da Pilato perché sia Crocifisso. Pilato tenta di liberarlo, ma cede ai capi dei Giudei.

Accanto alla croce sta la madre, con Maria Maddalena, l’altra Maria e il discepolo amato: l’amore fedele è partecipe del dono totale di Gesù.