Il padre del vangelo di ieri ha creduto alla parola di Gesù dopo essere andato a cercarlo, ma la guarigione del brano di oggi è ancora più sorprendente: il paralitico non sa chi sia stato a dargli l’ordine che gli ha ridato vigore.

La parola ha in sé una forza indipendente dalla nostra disponibilità ad accoglierla perchè conosciamo colui che la pronuncia. Quando Gesù impone al male di lasciarci non comanda a noi, ma al nemico per eccellenza, a quell’antagonista contro il quale egli è venuto ad affermare la legge dell’amore.

Il paralitico non sa chi sia eppure il miracolo avviene. Che forza hanno le parole di misericordia! Crediamo a questa forza intrinseca? Troviamo spazi per ascoltarla, meditarla e pregarla? La prima parola di misericordia è l’accostarsi di Gesù ai nostri mali.