Il brano evangelico di questo quinto giorno dell’ottava di Natale ci fa incontrare un uomo capace di attendere e di accogliere.

Atteggiamenti rari ma essenziali nella vita di ogni credente, l’attesa e l’accoglienza indicano la disponibilità ad uscire da sé, a spostare il proprio baricentro anche a costo di perdere l’equilibrio, a scrutare l’orizzonte con fiducia, a sperare il bene e a riconoscerlo quando arriva.

Simeone è un uomo proteso in avanti, poco preoccupato di conservare la sua posizione, ma pronto ad abbracciare la novità di Dio così come si manifesta, nella sorprendente povertà di un bambino.