Marco ci racconta gli eventi che si concludono con la decapitazione di Giovanni Battista in tono asciutto di cronaca.
Non commenta, lascia che siano i fatti a parlare. In questo modo viene messa in risalto la logica disumana del potere che, difendendo se stesso, porta alla morte di un uomo innocente. Chiude il racconto il sepolcro in cui il corpo di Giovanni viene posto dai suoi discepoli: questa conclusione sembra la fine di ogni speranza di giustizia. Eppure la voce e lo spirito di Giovanni non sono stati racchiusi in quel sepolcro, continuano a levarsi più forti e più grandi di chi li voleva mettere a tacere.
E ci testimoniano che il destino ultimo di Giovanni non è il sepolcro, ma la promessa di Gesù: beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.