Il distratto, l’incostante, il troppo preso della vita di ogni giorno e infine il cercatore, che ha fame e sete…

Siamo noi: cervello e cuore continuamente sollecitati con stimoli diversi, informazioni, notizie… Non abbiamo tempo di capire, occorrerebbe fermarsi un momento ad ascoltare. Ma noi siamo superficiali, di una gioia chiassosa, un entusiasmo privo di costanza che ci fa saltare da un maestro all’altro senza farci toccare nel profondo da nessuno. Preoccupati e spesso cupi perché la vita è dura, gli ostacoli molti e combattiamo sempre, senza vedere un futuro in cui trovare pace.

Vera rivoluzione sarebbe sapersi affidare, mollare un poco e rallentare per ascoltare con la profondità del cuore e capire. Quando ci ricordiamo come fare, allora che meraviglia i no- stri frutti!