Abram si sarebbe accontentato della promessa di un figlio, e già sarebbe stato sconvolgente.

Anche noi ci accontenteremmo di piccole soluzioni ai nostri bisogni contingenti; ma quando Dio sogna, sogna in grande e quando promette, promette realizzazioni di pienezza. Nonostante l’esagerazione di Dio, Abramo crede. Così è scritto nella lettera agli Ebrei: «Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo e morto il seno di Sara. Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia».

E nella sua lettera Giacomo scrive: «ed egli fu chiamato amico di Dio».