Solo quando le acque della nostra vita sono agitate ci rendiamo conto di quanto poca sia la nostra fede, quanto dobbiamo crescere nella nostra relazione di fiducia con il Signore.
Il dubbio che al Signore non importi della nostra esistenza si insinua continuamente nel nostro cuore e ci spinge a credere che non abbiamo un Padre, che la vita ce la dobbiamo custodire e salvare da soli. Quando gli eventi confermano questo pensiero, allora ecco che cade la maschera religiosa che abbiamo indossato e iniziamo ad accusare Dio, incapaci di scorgere la sua presenza.
Come i discepoli davanti alla passione, ci tiriamo indietro perché quel Dio povero e inerme non ci serve… Eppure proprio lì il Signore ci rivela il suo volto e ci dona di sperimentare la gioia della salvezza.