Dentro l’ultima cena, Gesù si rivolge ai suoi discepoli chiedendogli di restare uniti a lui, vera vite. Rimanere in lui non solo per la forza della perseveranza ma in virtù di un incontro di salvezza, un incontro d’amore.

Essere uniti a lui significa vivere da figli, disponibili a lasciarsi nutrire dalla sua parola che è la linfa della nostra vita. Esserne separato porta ad una condizione di sterilità. Nella mia vita riconosco questo legame? Riconosco di essere amato gratuitamente e che non devo fare nulla per meritarmi l’amore di Dio?

Il desiderio di Dio su di noi è che portiamo molto frutto, ossia che viviamo in pienezza la nostra vita giocandoci nell’amore: amando e lasciandoci amare. Solo dentro la relazione con lui possiamo giocarci in pienezza.