L’annuncio pasquale produce esiti opposti, mostrandosi nella storia «per gli uni profumo di vita per la vita, per altri odore di morte per la morte».
La reazione della folla che ode l’annuncio dei discepoli è di contrizione e di fede; la reazione del Sinedrio è di ira omicida. Com’è possibile che una medesima parola provochi reazioni così diverse? Se la morte si manifesta ancora come violenza, possiamo continuare credere alla verità della risurrezione?
Questa domanda serpeggia spesso dentro di noi quando la realtà ci domanda ragione delle nostre scelte di credenti! La tentazione che ci assale è di dubitare che lo Spirito santo assista e sostenga la nostra testimonianza. Ma proprio attraverso la testimonianza comune, nostra e dello Spirito, si manifesta la vittoria pasquale del risorto: Dio che abita in noi!