Pare che il Signore, oggi, elevi non solo l’elogio del piccolo, del poco, ma persino dell’insufficiente!

Cosa sono due monetine nel tesoro del tempio? E cinque pani e sette pesciolini per cinquemila persone o forse più? E un poco di farina e un sottile filo d’olio per la vedova di Sarepta, il figlio, Elia e tutta la casa di lei? La sproporzione sembra essere la carta vincente per il maestro, che la sceglie quale parametro di misura evangelica.

Non perché si diverte a sfidare l’impossibile, ma per indicarcela come condizione indispensabile perché il Padre vi compia cose grandi. Significativa lezione di vita per noi, inebriati e ubriacati da ciò che è grandioso, al di là di ogni proporzione!