A volte penso che il mio cuore sia diventato un sasso; duro, pesante, incapace di battere al ritmo del suo. Non voglio più vedere né sentire, sono stanca di capire, perché il comprendere mi mette in cammino su strade faticose.
Sai, Signore, a volte mi chiedo se la compassione che mostro sia sincera o solo di facciata, se il mio cuore sappia ancora intenerirsi davvero. Mi pesa questo cuore duro che non mi fa volare ma mi trascina in basso. Parlami ancora, Signore, come sai fare tu. Rivolta la mia terra arida, donale pioggia e rugiada, arda di nuovo la tua parola in me e bruci ciò che è superfluo.
Il tuo seme germogli rompendo questa dura scorza, che di nuovo io veda ed ascolti, che mi converta e che davvero viva e porti frutto per te.