L’autentica umiltà entra a poco a poco in noi attraverso una scelta di fondo, da rinnovare di volta in volta nelle diverse occasioni che la vita ci offre.
«Chi si esalterà… chi si umilierà»: in ogni circostanza e davanti alla vita in generale è data la possibilità di scegliere come porsi interiormente ed esteriormente. Una scelta che ha conseguenze nel futuro per il regno dei cieli e chiede uno sguardo che vada oltre il momento presente.
La trappola insidiosa è l’autocompiacimento vanitoso, mentre la via buona ha la guida sicura di Cristo: in lui il cristiano impara che l’umiltà si esprime nel servire e non nell’essere serviti.
Umiliarsi è perciò farsi piccoli accanto a Gesù e guardare e fare ogni cosa dalla prospettiva profonda del suo amore.