Il vangelo di questa domenica ci provoca a rispondere alla domanda sull’identità di Gesù.
Non è una questione solo squisitamente teologica, ma per come la pone Gesù stesso è una questione esistenziale e vitale per la qualità della fede. Con questa domanda, infatti, Gesù spinge Pietro (e in lui ognuno di noi) a lasciarsi coinvolgere nella relazione con lui, fino a riconoscere che i tratti così eccezionali e singolari della sua persona non possono che essere divini. Nel momento in cui Pietro emette la sua professione di fede si ritrova, già coinvolto com’è nella relazione con Gesù, a dare del tu a Dio.
Che vertigine e che bellezza dare del tu a Dio! Facciamolo anche noi, rispondendo alla domanda di Gesù: gustiamoci il tu con cui egli si compiace che ci rivolgiamo a lui.