Insomma, il fariseo se la raccontava per bene. Offriva a Dio tutti i suoi sacrifici, ma teneva ancora le proprie parole per sé. Compiaciuto di sé faceva notare a Dio come le sue azioni religiose fossero superiori alle stesse prescrizioni della legge. Sembra di vederlo uscire, gonfio come un pallone che il primo alito di vento trasporta altrove e un’inezia fa esplodere!
Il pubblicano, invece, ha i piedi ben piantati per terra così da non dimenticare di essere un po’ di polvere impastata… Ma impastata e plasmata dalle mani di Dio al quale può offrire tutto, anche i suoi peccati.
A san Girolamo che gli offriva i suoi atti religiosi, i sacrifici e la fatica dello studio Gesù dice: «Hai dimenticato una cosa: dammi anche i tuoi peccati affinché possa perdonarteli».