Il fatto che Gesù sia vivo è un concetto che abbiamo in mente, ma che non crediamo davvero. Quante volte ci siamo fermati davvero a sentire il paradosso di questa affermazione?
Un certo Gesù, un uomo come un altro, su cui si erano dette tante cose; era morto: su questo non c’erano dubbi. Ma Paolo sosteneva che fosse ancora in vita. Non uno spirito, un’idea, un ricordo: un uomo morto, poi di nuovo vivo. Per questo l’apostolo era pronto ad accettare ogni accusa e i rischi peggiori pur di non smettere di dichiarare questa verità.
Gesù l’aveva detto che sarebbe risorto, che avrebbe capovolto la condizione umana della mortalità. E l’ha fatto. Tutto il resto è una conseguenza. La paura atavica della morte è vinta: Cristo ha inaugurato un’umanità nuova. Anche per noi; basta solo ricordarsene.