Sulla riva del mare di Galilea Gesù prende i pani e i pesci e rende grazie. Così farà nella sala della cena con il pane e il calice. Il prendere di Gesù attua i due significati, apparentemente opposti, del verbo greco lambano: indica sia il «prendere» (azione attiva del soggetto) che il «ricevere» (risvolto passivo). Prendendo Gesù riceve. E quindi, prendendo, ringrazia.
Anche Eva «prese» il frutto e ne «diede» ad Adamo, condividendo (Gen 3,7); ma non ringraziò. Il Signore, prendendo una cosa, la giudica come dono meritevole di ringraziamento. Le mani di Gesù sono mani che prendono ringraziando. E forse il vero sacrificio di Gesù, prima ancora del dare, è proprio questo impegnarsi a riconoscere cose, carne, vita, volti come doni ricevuti da altre mani. Quelle del Padre.