Oggi la Parola ci mette di fronte a quella che viene definita la Regola d’Oro.
Non si tratta di una regola per una semplice convivenza; la nostra vita non è una chiamata alla sopravvivenza in cui nonostante il prossimo si affronta il giorno presente, ma è una chiamata alla vita piena in cui nella relazione con il fratello posso esprimere la mia unicità e originalità. Non abbiamo paura di esprimere la nostra creatività nell’attenzione e nella cura che prestiamo agli altri!
A tutti i battezzati è offerta la vita eterna, ma questa si fa presente già oggi nel momento in cui si attua l’invito a che, «quando vanno per il mondo, non litighino ed evitino le dispute di parole, e non giudichino gli altri; ma siano miti, pacifici e modesti, mansueti e umili, parlando onestamente con tutti» (FF 85).