Anche noi che siamo cristiani di vecchia data ci possiamo confondere e scambiare la grazia di Dio con le nostre proiezioni, le sollecitazioni del mondo e i sospetti che qualcuno riesce ad insinuare nell’animo.
Dobbiamo invece essere ben certi della roccia su cui si fonda la nostra sicurezza; siamo fortunati: la grazia di Dio ha un nome, un volto: Gesù Cristo, la vite di cui siamo i tralci, il pastore che ci conduce. Nella società di oggi, dove l’insicurezza sembra essere il male peggiore, dove ci affanniamo a procedere nella vita cercando di capire dove possiamo aggrapparci, sarebbe più semplice tornare alla fonte.
Abbeverandoci alla sua verità, rafforzati e rinvigoriti da questa unità, possiamo davvero prodigarci per fare il bene nostro ed altrui. Che dovrebbe essere l’unica nostra preoccupazione.