La divisione è in me, nella mia profondità. Meraviglioso cuore, ma ferito: spesso non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio; acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge (Rom 7).

Se voglio essere tessitore di comunione nella mia fraternità, nella mia città, devo iniziare da me stesso: dalle mie divisioni assetate di riconciliazione. Non significa che devo fare autoanalisi; significa che ho bisogno di Dio, di ritrovarmi dentro il suo sguardo, di immergermi dentro una parola bella che fa verità dentro di me; con amore.

Il Signore non risolve le mie fratture interiori; semplicemente le comprende, le abbraccia, le riempie con il collante della sua misericordia. Facendomi compagnia proprio lì dove penso di non essere degno.