Il sale che diventa insipido e non serve più a nulla è immagine del discepolo che perde l’identità e con essa il valore di una presenza buona nel mondo.
Per custodire il dono del sapore, ogni discepolo deve affrontare con coraggio un discernimento del cuore e della vita: non potrà pensare ed agire secondo logiche di potere e di affermazione, né ritenersi autonomo rispetto alla relazione con Dio e con i fratelli. Ogni volta che il discepolo scopre in sé elementi di inciampo nell’adesione al vangelo in cammino verso il regno, deve nuovamente riscoprire e riabbracciare la propria reale condizione di povertà, e accogliere di nuovo con gioia il dono di Dio e l’aiuto dei fratelli.
In questo sperimenterà la pace e l’ingresso nella vita di Dio.