Abbiamo da imparare da Natanaele la curiosità e l’onestà intellettuale. Niente paura a indagare, chiedere; Gesù apprezza e loda la verità che c’è nel cuore e nella mente di quest’uomo, se ne sente in sintonia.

Quanta verità c’è in me? Non devo aver paura dei miei dubbi, delle mie domande; non devo aver paura di cercare le risposte. Sembra più facile nutrirsi di certezze preconfezionate, mettendo a tacere la mente e in questo modo il cuore. Eppure senza una sana inquietudine, senza vere domande, rischia di spegnersi la fede autentica, di diventare un contenitore di parole e gesti senza senso, privi di un perché.

Occorre tornare ad essere un po’ bambini, che pieni di fiducia domandano quel che non sanno. L’incontro tra Gesù e Natanaele ci rassicura: sostenuti da te possiamo cercare il tuo volto senza timore di smarrirci.