L’avevo affermato quasi al termine della mia missione: egli deve crescere e io diminuire. Di lui avevo detto che non ero degno di sciogliergli i legacci dei sandali perché era prima di me, che è l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, che egli avrebbe rigenerato l’umanità donando lo Spirito santo perché è il Figlio di Dio.

Ero lampada fugace che indirizzava alla luce perenne e ora la mia gioia è compiuta. Me ne sono andato morendo per la verità, perché non cercavo la mia gloria, ma quella che viene da Dio. Gli ho fatto da battistrada, perché anch’egli va incontro alla medesima sorte, come dicono le scritture: le sue sono parole e opere in obbedienza al Padre, pur sapendo che così attirerà su di sé la morte che gli uomini gli daranno.

Ma in contraccambio darà loro la vita eterna.