La festa di Pentecoste costituiva per il popolo ebraico la memoria del dono della legge al Sinai, cioè la stipulazione dell’alleanza. Ora Dio stipula una nuova alleanza con il suo popolo santo, fondando la Chiesa e ponendovi come sigillo lo Spirito santo.

I credenti erano riuniti «tutti nello stesso luogo». Questa immagine di unità che Luca utilizza ci indica che il dono dello Spirito accade laddove la chiesa vive il vincolo dell’unione fraterna.

Ma questo non significa uniformità, appiattimento, anzi! Proprio lo Spirito porta ciascuno a parlare lingue diverse, cioè a far emergere i diversi carismi che caratterizzano la comunità. E sarà ancora lo Spirito, allora come oggi, a garantire che le diversità e l’universalità della Chiesa non impediscano la sua unità, in una festosa e creativa armonia.