Ci sono dei no che cambiano la storia.
Il no di Elisabetta non è dettato dalla rivendicazione, dal desiderio di essere al centro, dal bisogno di avere un ruolo; lei sa che nella decisione di quel nome c’è in gioco la storia della salvezza per il suo popolo, per suo figlio, per lei e suo marito. Grazia di Dio, questo è il significato del nome Giovanni: quel bambino non poteva essere ingabbiato dentro gli schemi del «si è sempre fatto così», non seguirà la scia di quel sacerdozio ormai divenuto sterile, incapace di riconoscere la visita di Dio e i suoi disegni.
Con quel no Elisabetta genera nuovamente suo figlio e gli dona in eredità la capacità di vivere in ascolto della volontà di Dio, seguendo la missione di essere precursore di quella novità che avrebbe dato nuovo senso alla storia.