Il gruppo dei discepoli di Gesù non è chiamato ad esercitare un potere, ma a vivere in prima persona gli insegnamenti del maestro, seguendolo con amore e annunciando a tutti la salvezza che egli porta e offre.

Per questo l’interrogativo di Giovanni, che vorrebbe impedire ad un estraneo di liberare dal male nel nome di Gesù, appare fuori luogo e viene di fatto smentito da Gesù. Chi opera per il bene nel nome di Gesù è di fatto in relazione buona con lui e con la sua opera salvifica, anche se non appartiene ufficialmente alla cerchia dei discepoli. I discepoli sono invitati perciò a non ritenersi gli unici depositari della potenza di Gesù contro il male.

Chi non si oppone a Gesù è di fatto alleato alla causa del regno e amico della comunità dei suoi discepoli.