Chi è il protagonista della mia preghiera? Quale oggetto contiene? Che senso le do?

Quando al centro sto io e il dialogo è unidirezionale non stiamo pregando, stiamo chiedendo al medico un’impegnativa. Da lì nasce un rancore se non cambia niente o un arrivederci alla prossima in caso di esito positivo.

Oggi ci viene ricordato che la preghiera è anzitutto relazione: entrare in dialogo con un Dio che è Padre ci aiuta a rapportarci meglio con il prossimo che è fratello. Siamo invitati a pregare «affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro» (FF 270). Questo è pregare: riconoscersi fratelli di fronte al Padre.