Non una pagina sulla separazione dei poteri; al contrario, sull’unificazione della vita. Sul bisogno che ho di essere qualcuno, di essere di qualcuno. Di appartenere a qualcuno.

Di chi sono io? Una pagina su quella infinita ricerca del mio principio. In principio era l’amore. Perché l’inferno non sono le fiamme, non qualcosa che sarà; l’inferno è già qui, oggi, quando non trovo nessuno a cui affidarmi, quando non mi sento amato, quando non mi percepisco dentro un tessuto di legami, un abbraccio. Quella moneta è vera, molto più dei farisei, perché rimanda senza esitazioni al padrone, a Cesare.

La verità è un rimando, un legame. Gesù è la verità perché il suo vivere è un costante rimando al Padre. E io sono vero? Di chi sono io? Di chi porto l’iscrizione nella carne? Di chi sono immagine?