Gesù è venuto «per servire e dare la vita per tutti» e l’ha fatto in quelle opere buone con le quali ha avvicinato, guarito, consolato, riportato in vita.

Come mai attorno a lui tramano di ucciderlo e la sua morte si profila con chiarezza e determinazione? Ciò che scandalizza è che Gesù si dichiara Figlio di Dio, e, di conseguenza, ciò che si tace è il riconoscere che le sue sono opere buone, perché si renderebbe inequivocabile l’attestazione che Gesù è Dio. È più comodo e conveniente eliminare Gesù che riconoscere la sua opera. Dove il buono e il bene danno fastidio perché minano gli interessi e sovvertono la solidità di abitudini e tradizioni, lì abita la morte.

Quale responsabilità nella nostra vita di credenti chiamati a vedere l’opera di Dio ovunque e in chiunque opera il bene!