Siamo ormai rassegnati a non riuscire a tenere imprigionati per sempre coloro che vengono deposti in noi.

La nostra sorte è segnata da quando un nostro antenato, una notte di primavera di tanti anni fa, è stato scoperchiato da una irresistibile potenza di vita: era quell’uomo di Galilea che tutti i suoi avversari pensavano ormai ridotto al silenzio. Invece risorgendo la sua voce è divenuta più forte che mai, e le sue parole attraversano i secoli e risuoneranno con autorità sino all’ultimo giorno.

Ma anche nel tempo presente richiamano da altri sepolcri, non di pietra, in cui spesso voi uomini fate avvizzire la vostra vita. Ascoltatele, nutritevene, sono parole che svelano chi è Dio e anche chi siete voi, che vi danno un anticipo di quella che sarà la vita piena e vera nel nuovo universo.