La festa di oggi ci ricorda i pastori che guidano il gregge. Ad essi san Francesco dice: «Ho piacere che tu insegni la sacra teologia ai frati, purché in questa occupazione, non estingua lo spirito dell’orazione e della devozione, come sta scritto nella Regola».
Ciascuno di noi oggi è invitato a riconoscere la chiamata al ministero collaborativo, a vivere in comunione. Oggi Gesù ci chiede di non rimanere in balia delle onde, ma di prendere una posizione: a fronte di ciò che la gente afferma di me, tu, con la tua fede e nel tuo cuore, cosa credi di me? Con la tua vita, cosa dici di me? La fede non è un atto intimistico: siamo tutti chiamati ad essere discepoli in ascolto e in sequela, destinatari di una rivelazione che non procede da carne o sangue, ma dal Padre che è nei cieli.