A volte guardare in alto non basta. Il cielo è la casa di Dio, ma stare col naso all’insù dopo un po’ è controproducente. Infatti il Signore manda un angelo che ci richiama all’amore di Dio e dei fratelli.

Sarebbe bello stare in contemplazione; momenti poetici e suggestivi, ma non possono durare. Ai discepoli tocca un lungo e faticoso percorso per portare la parola alle genti. Arriverà lo Spirito a rendere lieti i loro passi e a rallegrare i cuori sgomenti per l’assenza di Gesù. La grazia sarà data da Dio, ma la decisione di riprendere il cammino sta a loro. Come ad ognuno di noi. Quando ci incantiamo e ci sembra troppo dura la concretezza del vivere abbiamo bisogno di una affettuosa sollecitazione a guardare in giù, su questa terra.

C’è tanto di Dio anche qui!