Dopo la bruciante esperienza del triplice rinnegamento, Pietro incontra il risorto sulla riva del lago. Condividono il pasto, segno supremo della comunione nuovamente offerta e ritrovata.
E Gesù lo mette alla prova, con la sua triplice domanda: non è la riparazione del rinnegamento, ma piuttosto il volersi assicurare che il suo discepolo abbia preso coscienza della propria fragilità. Dentro quell’insistere con la risposta ti voglio bene da parte di Pietro a fronte della domanda di Gesù mi ami?, c’è il riconoscimento della propria incapacità di amare perfettamente.
Questo è ciò che conta per Gesù: un discepolo che consegna il suo limite e, insieme, tutto il suo desiderio di sequela. È sufficiente; ora potrà finalmente essere posto a capo della comunità dei discepoli e sarà, a sua volta, pastore misericordioso.