Guardo e osservo: i colori brillano come non mai e l’azzurro del cielo è ancora più intenso; osservo le situazioni in cui vivo e vi riconosco in ciascuna la presenza di Colui che ha fatto della sua vita un dono, spezzato e regalato, per amore.
Non temo il grigiore della nebbia che tutto appiattisce, impedendomi di vedere e, ahimè… anche di ascoltare! So che al di là di quella coltre brillano le stelle, e questo mi basta. Piego l’orecchio, ed ecco, accolgo quella parola che dà senso ad ogni parola e che si fa incontro, comunione, colloquio, preghiera.
Beati i miei occhi perché, gratuitamente e senza alcun merito, vedono il manifestarsi dell’amore nell’umile quotidiano e beati questi orecchi perché ascoltano parole di Vita.