Oggi è la domenica della parola di Dio: il Vangelo ci annuncia cosa significa credere nel- la parola, appoggiarsi alla parola, discernere alla sua luce.
Simone ed Andrea ascoltano ed obbediscono: subito lasciano le reti. Gesù prosegue il cammino e vede Giacomo e Giovanni e subito li chiama, e lo schema si ripete. C’è una forza e un’urgenza della parola che noi non sentiamo più, c’è una garanzia nella parola che noi non riconosciamo, timorosi di abbandonare i nostri progetti e i nostri impegni anche buoni e lodevoli.
Eppure la parola vuole il primato nella nostra vita, vuole stare non solo al centro, ma an- che all’origine del nostro agire. I pescatori cosa avranno capito? Poco importa: fanno quanto hanno capito. Come Francesco che ascolta Ripara la mia chiesa e si mette a fare il muratore… poi capirà.