La ricerca di segni ha sempre accompagnato il cammino dell’uomo religioso. Anche le folle che si accalcano attorno a Gesù sono spinte dal bisogno di vedere qualche segno sensazionale, che permetta di riconoscere chiaramente in quel profeta di Nazaret l’inviato di Dio.
Gesù però si sottrae a questa ricerca spettacolare. Per la regina del Sud e per i niniviti il segno dato è molto umile: la saggezza e la potenza di una parola, che, semplicemente, chiede ascolto e conversione. Anche Gesù, nel suo ministero pubblico, rinuncerà progressivamente ai prodigi e ai miracoli, per togliere ogni ambiguità all’annuncio.
Rimarrà la forza disarmata della parola e il gesto, ancor più inerme, della vita offerta per amore. Riuscirà lo spettacolo della croce a di- ventare per noi segno sufficiente?