Insieme a Gesù siamo condotti nel deserto; ci viene offerta la possibilità di fare esperienza di povertà.

Non si tratta di scegliere secondo la nostra volontà, rinunciando al superfluo, decidendoci per una buona azione che ci va di fare in questo momento. Si tratta di una povertà radicale. Non ci viene tolto il pane, ci vengono tolte le maschere: oggi, nel deserto, siamo chiamati ad entrare in dialogo con noi stessi, come san Francesco sulla Verna: «Chi sei tu? Chi sono io?».

Oggi possiamo scegliere con chi stare, a chi affidare questo tempo, a quale voce prestare attenzione: ci lasciamo sedurre da Satana o ci lasciamo custodire dagli angeli? E per chi lo avesse dimenticato, Gesù rinnova l’invito già ascoltato: «convertitevi e credete nel vangelo».