Prima di giungere ad aprire la mente dei suoi alla comprensione delle scritture, Gesù ha dovuto aiutarli a quietare le loro emozioni.
Nemmeno la gioia è alleata naturale della fede; a volte può addirittura impedirla perché non permette di comprendere la portata di ciò che accade, fa da lente deformante, chiudendoci nell’effervescenza che proviamo. Quando i nostri bisogni sono gratificati non riusciamo più a vedere quella dimensione tipica della vita che è la dimensione di croce e di dono di noi stessi, necessaria per essere una vita veramente umana.
Non la sola gioia, dunque, è la caratteristica del cristiano, ma piuttosto il saper rimanere attaccato a Cristo crocifisso e risorto!