Dunque occorre sforzarci di dimagrire: la porta del tuo regno è stretta e non vi passa chi ha l’anima gonfia di superbia, il cuore appesantito da mille cose inutili, che è troppo pieno di sé.

Questi hanno mangiato e bevuto in tua presenza, ma non insieme a te, non hanno appreso il tuo stile, non hanno spezzato sé stessi per l’altro sul tuo esempio.

La porta è stretta, dobbiamo lasciare andare le parole inutili, cattive, le mille maschere, i nostri piedestalli, le ossessioni di possesso, le volontà nascoste di potere; farci piccoli, come il Figlio di Dio, come te, Gesù, che hai lasciato andare tutto, anche la vita, per donarla.

Sforzatevi, ci dici, di tornare all’essenza dei rapporti, al cuore delle situazioni, alla semplicità di vita. Una grande festa ci attende insieme ad ogni uomo di buona e santa volontà.