Figlio mio, come sei diventato importante: c’è una ressa impressionante!

D’altronde, me l’aspettavo. Ci pensavo già vedendoti lavorare nella bottega di Giuseppe: è da quando sei nato che medito nel mio cuore i fatti che ti capitano. Mi dicevo: fino a quando farà il falegname? Quando uscirà allo scoperto, per attuare quello che l’angelo mi ha annunziato? Ed ecco che quel giorno è arrivato. Oggi avrei voluto rivederti, ma pazienza: anche gli altri hanno diritto di ascoltarti, io ti ho già goduto per trent’anni.

Mi hanno riferito quello che hai detto quando hai saputo della mia presenza: non mi sono certo offesa, anzi quello che hai detto lo considero un complimento. Perché ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica è stato ed è il desiderio di tutta la mia vita. Tua madre è fatta così!