Bisogna avere il coraggio di rompere gli otri vecchi.
In Israele ogni anno, in occasione della Pasqua, si gettava il lievito vecchio, fatto con la farina dell’anno precedente. Non si può tenere insieme il vecchio e il nuovo, pena la perdita di vita. Accade che con il passare del tempo anche le forme della fede perdano il loro significato, divenendo sterili. L’otre dipende dal vino e non il contrario: dobbiamo partire dal vino, segno della vita nuova in Cristo. Solo allora possiamo adottare quelle forme che servono a custodire quella vita nello Spirito che sgorga dall’incontro con il Signore, dall’essere in lui.
Strumenti che ci permettano di custodirlo e di ritrovarlo anche quando attraversiamo il tempo dell’aridità e il deserto.