Gesù è interrogato dai sadducei, che non credono nella risurrezione; gli pongono un quesito paradossale. Gesù li mette di fronte al loro errore, rimandandoli alle scritture, al nome col quale Dio si è fatto conoscere a Mosè e all’esperienza dei patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe.
Gesù rivela qualcosa della risurrezione che è un nuovo stato di vita: avremo un corpo spirituale, vivificato e sostenuto dallo Spirito santo. Risorgeremo per la vita, per la comunione eterna con Dio e i salvati.
Rimane la possibilità di rifiutare per sempre Dio, di una risurrezione per la morte, della separazione da Dio e dagli altri. Le nostre scelte qui in terra hanno conseguenze per la vita futura in cielo.
Riflettiamo oggi seriamente: Dio è Dio dei vivi e ci vuole tutti viventi con lui, nell’unità dell’amore!