Tutto si compie in questo giorno. Il disegno di amore del Padre trova il suo compimento nel Figlio consegnato alla morte sul patibolo.
Gesù è l’obbediente e lo cogliamo dal suo atteggiamento sulla croce: è nudo, versa il suo sangue, consegna lo spirito, non trattiene nulla per sé, ma tutto dona a noi. Le sue braccia spalancate sono il segno dell’abbandono alla volontà del Padre, sono l’accoglienza della radicalità dell’amore, che richiama sempre il dolore: non c’è amore vero senza esporsi ai morsi della sofferenza.
La croce che si staglia sul Calvario da strumento di morte diviene simbolo di rinascita: è il seme che, accettando di morire, porta molto frutto. È il poco lievito che, nascosto nella massa di farina, tutto fa fermentare.
In questo tramonto, già splendono le luci della Pasqua.