Gesù, Maria, gli angeli: come a Nazaret sono presenti questa notte alla Porziuncola e ci sono anch’io, il trono della misericordia su cui siede il Figlio di Dio.
Francesco ci guarda estasiato, ma anche in questo momento di cielo non si dimentica della terra e dei suoi abitanti: per loro, rispondendo a Gesù, chiede il grande perdono, subito ottenuto a patto di farlo ratificare dal papa. Cosa che Onorio iii farà: e vedendo Francesco andarsene a mani vuote gli dirà: «O semplicione dove vai? Quale prova porti tu di tale Indulgenza?».
Conoscete la risposta: «Per me è sufficiente la vostra parola. Se è opera di Dio, tocca a lui stilare un documento dove la Vergine Maria sia la carta, Cristo sia il notaio e gli angeli siano i testimoni». E io trono diventerò la scrivania. Della misericordia.