Gesù sta cercando di preparare i suoi discepoli a ciò che lo attende, cioè: la passione, la morte, la risurrezione. I discepoli, invece, si lasciano prendere dalla competizione per stabilire chi tra loro sia più importante, più bravo, più grande.

Se l’incarnazione del Figlio di Dio e la morte in croce si possono capire solo come scelta di abbassamento e di umiltà estrema, allora i discepoli si stanno allontanando dalla comprensione di ciò che Gesù sta realizzando.

«Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti»: solo chi si mette a servizio degli altri comincia a capire qualcosa di ciò che ha fatto Cristo. Egli non ha esitato a dare la sua vita per noi e nel momento supremo di comunione con i suoi, ha detto: «Io sono in mezzo a voi come colui che serve».