«Salite quassù». «Vieni più avanti, amico!».

Come vorremmo, quel giorno, udire rivolta a noi, questa parola! Allora canteremo al Signore un canto nuovo: il canto della risurrezione quando nel suo corpo crocifisso e risuscitato, sarà manifesta la salvezza e la vita di tutti; il canto dell’amore, quando non si prenderà né moglie, né marito, ma Dio sarà tutto in tutti, padre e fratello e sposo.

Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Tu sei il Signore dei viventi, chiamami per nome quando giungerò al tuo cielo, e io ti risponderò con gioia: «Mio Signore e mio Dio!».