La domanda, a dire il vero, è un po’ strana. «Che cosa dobbiamo fare per fare quello che fa Dio?». Comprensioni e risposte, potrebbero essere molteplici e svariate. Non meravigliamoci: come dicono i maestri d’Israele, la Scrittura ha tanti significati quanti sono i suoi ascoltatori ed interlocutori.
Tento, da parte mia, di comprendere e rispondere: l’opera di Dio è l’amore che, in sé stesso, è di una fecondità incredibile. Da Dio fiorisce la vita: egli ne è fonte, principio e meta. È lui che la suscita, la crea, la custodisce, la moltiplica, la governa. Noi umani siamo a sua immagine. Anzi, nel Figlio unigenito, siamo resi suoi figli.
Se dunque vogliamo essere ciò che siamo, occorre che diveniamo portatori di vita e di amore.