La forza mite della parola di Gesù rovescia una situazione di violenza, ammantata di giustizia e di sacralità, e invita anche noi a smascherare tutto ciò che al nostro sguardo appare legittimo e doveroso, e in realtà è frutto di giudizi sommari, di condanne inappellabili.

La forza mite della verità che è Gesù allenta la presa di mani che brandiscono armi, svelando la menzogna che le muove: sono innocente, io che giudico la colpa del mio fratello? La forza mite dello sguardo di Gesù ridona dignità a chi è caduto, lo rialza e lo riabilita, e insieme restituisce libertà a chi è schiavo di un legalismo omicida, che rende vuoto e arido il cuore.

Nessuno è escluso dalla sua misericordia: vittima e carnefice si alternano sulla scena della storia, entrambi, in modo sorprendente, amati e redenti.