Alla bellissima figura di san Felice da Cantalice, frate felice di nome e di fatto, viene oggi associato questo brano del vangelo secondo Luca, che ben descrive la fede semplice e serena di questo gigante della santità.
Tutta la nostra angoscia per la sussistenza, il cibo e il vestito, si risolve in una questione di sguardo: «Guardate»! Ma per guardare gli uccelli del cielo e i gigli del campo occorre alzare gli occhi, distoglierli da noi stessi, spostare il centro dell’attenzione dal nostro io impaurito e finalmente cominciare ad ammirare la bellezza di una creazione tutta donata all’uomo gratuitamente.
Scorgeremo allora la mano provvidente del Padre che mai si dimentica dei suoi figli e sempre desidera rivestirli della sua gloria.